I nodi del filo. Laboratorio coreografico con Giulia Ceolin.
18 Gennaio 2020 - 19 Gennaio 2020
“I nodi del filo”
Laboratorio coreografico con Giulia Ceolin
Poco sappiamo e poco si vuole sapere di ciò che ha creato i nostro passato animico. C’è però un forte collegamento con il presente attuale e il passato della famiglia da cui proveniamo che ci proietta in un futuro che possiamo decidere fino ad un certo punto. Decidere di omaggiare gli “antenati” con la danza è un modo molto semplice e pratico per “mettersi nelle loro scarpe” e sentirsi più in empatia con coloro che ci hanno preceduti nella nostra manifestazione, coloro che ci hanno aperto la via.
Non è un lavoro volto alla cura della persona, è un lavoro che stimola la coscienza di ciò che è stato prima di noi per integrarla nel quotidiano.
Il laboratorio, che si svolgerà in tre weekend più uno (di lavoro e performance) avrà un forte obbiettivo coreografico che si espliciterà in una restituzione finale nell’ultimo giorno di studio, per cui si rivolge a persone che vogliono mettersi in gioco da subito e che hanno anche un po’ di esperienza nella danza.
Il linguaggio coreografico partirà dal codice afro per esplorare anche altre modalità espressive più vicine alla danza contemporanea e al teatro-danza.
Max 15 partecipanti.
GLI INCONTRI
1° incontro – 26-27 OTTOBRE
2° incontro – 30 NOVEMBRE- 1 DICEMBRE
3° incontro – 18-19 GENNAIO
4° incontro – 29 FEBBRAIO – 1 MARZO (con restituzione finale)
DOVE
c/o palestra succ. Carducci
via Corsi 1 – Trieste
PER INFORMAZIONI
www.officineartistiche.it
info@officineartistiche.it
338.9861752 – Donatella
GIULIA CEOLIN
Nata nel 1983 a Monfalcone (GO), comincia la sua formazione in danza a tre anni con ginnastica ritmica, jazz, hip hop e danza classica.
Nel 2000 in Irlanda incontra per la prima volta la danza africana e nello stesso anno comincia la formazione in questa disciplina.
Studia in corsi e stage con vari insegnanti italiani e africani dal 2000 al 2005: Valentina Furlan, Valeria Sengalli, Monica Zazza, M’Bemba Camara, Ismail Bangoura, Mama Adama Camara, Bebe Djoula, Fanta Camara, Moustapha Bangoura per lo stile guineano.
Solo Djenaba Djedju e Yelly Thioune per il Senegal.
Gerard Diby, Gregoire Tibè, Hiug Hanoy ed Eveline Mambo per la Costa d’Avorio.
Brahima Coulibaly, Merlin Nyakam, Vincent Mantsoe, Congo Bateria, Norma Claire, Koffi Koko, Chantal Loial, Vincent Haris Do, Serge Some, Simona Brunelli, Chiara Martinoli per quanto riguarda le contaminazioni con altri stili.
Per lo stile stile afro-cubano e afro-brasiliano stage periodici con Mano Amaro, il Ballet de Camaguey, il Goyo, Franca Aimone e Adis Flores.
Dal 2004 periodicamente si reca all’estero per viaggi studio in Africa, Brasile e Cuba per approfondire gli studi tradizionali e dell’afro della diaspora.
Frequenta la scuola di teatro Tangram, Teatro di Torino e continua a lavorare con la compagnia Silvia Battaglio per lo spettacolo “Io, Lorenzo e Giulia”.
Fondamentali gli anni di formazione e lavoro nella compagnia “Kaidara Dance Company” di Bruno e Katina Genero a Torino con cui partecipa a vari spettacoli in Italia dal 2005 al 2011 e grazie ai cui insegnamenti decide di intraprendere la strada della danza. In seno alla compagnia si sviluppa la sensibilità verso l’afro-contemporaneo e le nuove tecniche di ricerca teatrale e coreutica.
Nel 2008 approfondisce la formazione di danza contemporanea e neoclassica lavorando in “Theverysecretdancesociety” di Raffaele Irace.
Nel 2008 comincia la collaborazione con Chiara Martinoli per la sua creazione ” Uomini e dei” e successivamente per “Cocoon” insieme a Cheik Fall e Douda Djubate.
Nel 2010 inoltre collabora con la compagnia “Sowilo” di Simona Brunelli.
Viene scelta come danzatrice per l’edizione 2011 di “Crossings”, laboratorio di creazione coreografica a Johannesburg in Sudafrica diretta dal coreografo Vincent Sekwati Mantsoe e da Michel Kelemenis e nello stesso anno è selezionata dal Balletto dell’Esperia per una performance di danza contemporanea di Tino Seghal presso il Museo di arte contemporanea Castello di Rivoli (To): comincia il percorso nelle arti performative che la portano ad incontrare Francesca Cola con cui fonda il gruppo di ricerca VOLVON e nascono “L’Orlo del cominciamento”, “Come se non ci fosse domani”, “(pausa) – (pausa)”, “We used to be lovers” e “Non me lo spiegavo il mondo”.
Dal 2013 collabora con il musicista eporediese Marco Bianchi “Cosmo” di cui cura le coreografie del primo live “Disordine” e successivamente la danza di “Turbo” e “Quando ho incontrato te”.
Nel 2009 comincia a sviluppare un proprio linguaggio di ricerca tra il teatro, la danza africana e la danza contemporanea debuttando, con il primo lavoro “Carmen” a Rovigo seguito da “Le carmeliche”, “Me per tre”, “Omaggio alla dona che vola”, “Baccanti”, “Passardala”, “La luce la carne”, “Il senso di ieri”, “La luna che non si vede”.
Nel 2016 porta per la prima volta al Festival FIDO di Irene Tassembedo a Ouagadougou in Burkina Faso il suo primo solo ”EX-VOTO”, produzione Baobab e Morenica Festival che va in scena anche a Milano nella prima edizione di Contaminafro.
Crea spettacoli di danza afro contemporanea come nel 2013 “Oussiliye” e nel 2017 “Devotischeletri, danza senza trama per solo sentire”. Dopo quest’ultima esperienza la ricerca creativa si sviluppa verso il concetto di danza rituale contemporanea.
Attualmente lavora come insegnate di afro, afro-contemporanea ed “Esplorazioni somatiche” a Ivrea, Trieste, Milano, Torino continuando la ricerca performativa e coreografica presso il suo centro ad Ivrea “Baobab, Musiche e danze d’Africa” di cui è socia dal 2013.